Luciano Pavarotti

Luciano Pavarotti – Pagliacci No! Pagliaccio, Non Son

No pagliaccio non son
se il viso e’ palido
e di vergogna
e smania di vendetta
l’uom riprende i suoi dritti
e l’cor che sanguina vuol sangre
a lavar l’onta
o maledetta
no pagliaccio non son
son quei che stolido
ti raccolse orfanella in su la via
quasi morta di fame
e un nome offriati
ed un amor ch’era febre e follia
Comare mi fa piangere
par vera questa scena
zitte laggiu!
che diamine
sperai tanto il delirio
accecato m’avveva
se non amor pieta’ merce
ed ogni sacrifizio al cor
lieto imponeva
e fidente credeva
piu’ che in dio stesso in te
ma il vizio alberga sol
ne l’alma tua neggleta
tu viscere non hai
sol legge e il senso a te
va non merti il mio duol
o meretrice abbieta
vo nello sprezzo mio
schiacciarti sotto i pie
bravo!
ebben, se mi giudichi di te integna
mi scaccia in questo istante
ah ah!
di meglio chiedere non dei
che correr tosto al caro amante
sei furba!
no per dio tu resterai
e il nome del tuo ganzo mi dirai
suvvia, cosi’ terribile
da ver non ti credeo
qui nulla v’ha di tragico
vieni a dirgli o taddeo
che l’uom seduto or dianzi a me vicino
era il pauroso ed innocuo arlecchino
ah tu mi sfidi
e ancor non l’hai capita
ch’io non ti cedo
il nome o la tua vita
no per mia madre
indigna esser poss’io
quello che vuoi
ma vil non son per dio
di quel taro sdegno
e l’amor mio piu’ forte
non parlero’
no a costo della morte
il nome il nome
no
santo diavolo
fa davvero
di morte negli spasmi
lo dirai
ferma
soccorso silvio
nedda
ah sei tu ben venga
gesummaria
la commedia e’ finita

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